mercoledì 27 giugno 2007

I tifosi del Bari scrivono a Napolitano

Slendida iniziativa quella di alcuni tifosi del bari, radunati virtualmente sul sito www.solobari.it, che hanno deciso di scrivere al presidente Napolitano per favorire la cessione della loro squadra del cuore, ormai da anni nel purgatorio della serie B.

Vi pubblichiamo la lettera in versione integrale:

Oggetto: Cultura dello sport in terra di Bari.

Pregiatissimo Presidente,

sono un cittadino nato in Terra di Bari e facente parte di quella categoria di persone che costituisce le fondamenta della nostra Nazione. Con un pizzico di ironia potrei definirmi un signor Nessuno, ma potrei essere un bambino, un vecchio, una donna, un uomo, un impiegato, un piccolo imprenditore, uno studente, un giovane disoccupato; rappresento il cittadino barese medio.

Le invio questa lettera per metterLa al corrente di una questione che sta a cuore a me e ad altri cittadini come me e che mi piacerebbe risolvere al più presto possibile: il nostro più grande desiderio è riuscire ad aiutare la famiglia attualmente proprietaria dell’Associazione Sportiva Bari a trovare un acquirente per la squadra di calcio.

Gli attuali proprietari hanno più volte manifestato la voglia di cedere la società calcistica, ma fino ad ora, a detta loro, non hanno trovato degli interlocutori “seri”; inoltre, stanno adottando una politica di gestione della società finalizzata al semplice mantenimento della suddetta squadra nella categoria cadetta, senza alcuna prospettiva evidente di rilancio, in attesa di un acquirente che purtroppo “sembra” mancare. Questo atteggiamento, ovviamente, è alla base della rottura dei rapporti tra tifoseria e Società, che si manifesta da più di sette anni nella quasi totale diserzione delle partite allo stadio. La situazione è irrimediabilmente insanabile, il malcontento è evidente, è ulteriormente cresciuto nell’ultimo anno ed è stato manifestato sotto forma di numerosi atti di protesta civile e goliardica.

Non vi è, al momento, nessuna possibilità di riavvicinamento delle due parti: la cittadinanza è stanca di programmi triennali, fatti da persone con contratti biennali, che falliscono in sei mesi, massimo un anno.

Tutti noi che Le scriviamo questa missiva siamo pronti, temporaneamente, a metter da parte la nostra ostilità per aiutare questa famiglia a raggiungere questo loro dichiarato obbiettivo. Noi pensiamo che veramente gli attuali proprietari ci tengano a questa società e che non la ritengano un “vuoto a perdere”. Siamo pronti sinceramente a non dare ascolto a chi imputa questa situazione ad una ripicca nei confronti della città di Bari per l’abbattimento dell’eco-mostro Punta Perotti: noi crediamo, sinceramente, che la famiglia proprietaria della squadra ami con tutto il cuore la A.S. BARI, ma che oramai non se la senta più di investire nel calcio. Noi siamo “mortificati” di apprendere che il Presidente dell’A.S. Bari non venga più allo stadio per non sentire più le contestazioni dirette alla sua persona; purtroppo, l’attuale gestione della società è deprimente. Per molti di noi l‘A.S. BARI era l’unica fonte di gioia in una vita avara di questo sentimento.

Le inviamo questa lettera per chiederLe di aiutarci ad individuare tutti gli imprenditori che siano in grado di gestire una società di calcio ad alti livelli, e che possano essere realmente interessati all’acquisto. La A.S. BARI è la società calcistica di una città di circa 350.000 abitanti con una area urbanizzata che sfiora i 700.000 abitanti, prossima città Metropolitana di circa 1.200.000 abitanti. La piazza poi supera i confini provinciali, con tifoseria biancorossa in provincia di BAT, nel nord Brindisino e provincia di Matera. A questi si possono aggiungere i numerosi emigrati che sarebbero fieri di unirsi alla causa, se questa prevedesse un progetto realmente ambizioso.

Attualmente il Comune di Bari ha messo in vendita lo Stadio comunale San Nicola più 241.000 mq. di terreno edificabile; l’investimento per la struttura è pari a 32 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti 18 milioni per il terreno adiacente. La struttura è un 4 stelle ranking UEFA che, con piccole ristrutturazioni, può tranquillamente rivaleggiare con i migliori impianti di Europa.

Presidente Napolitano, Le chiediamo scusa per il disagio che Le stiamo arrecando con l’invio di qualche copia di questa lettera, ma noi crediamo che sia molto meglio manifestare i nostri sentimenti e i nostri desideri in questo modo e non con atti violenti e poco inerenti con lo spirito dello sport. Siamo in molti e ogni lettera rappresenta uno di noi; noi speriamo che questa manifestazione, partita dal basso, possa aiutarci a mutare l’attuale situazione.

Lo facciamo per l’immagine della nostra città e della nostra terra, per lo sport del calcio e per i nostri bambini (o i nostri “pulcini”, futuri “galletti” biancorossi), i quali sono stati felici di allegare i loro disegni ad alcune delle copie di questa missiva.

Con la speranza che questa missiva possa, dopo una notte lunga sette anni, aiutarci a tornare a cantare per la nostra squadra all’alba del centenario della fondazione dell’A.S.Bari, che ricorrerà il 15/1/2008.

La salutiamo rispettosamente, confidando in un suo interessamento.

Alcuni cittadini di Bari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono una tifosa juventina, ma sono nata a Bari..Spero vivamente di vedere questa squadra finalmente in serie A. In queste ultime partite disputate il Bari ha dimostrato la voglia di essere GRANDE. FORZA BARI la serie A ti aspetta!!!!! CORAGGIO!!!!!!!!

FORZA BARI
FORZA JUVE